La novità più rilevante del disegno di legge è infatti che i rifiuti pescati in mare (sia quelli che accidentalmente finiscono nelle reti che quelli raccolti volontariamente nell'ambito di campagne di pulizia) saranno equiparati a quelli prodotti dalle navi, e come tali potranno essere conferiti in porto nell'impianto di raccolta, senza oneri per i pescatori virtuosi che aiutano a ripulire il mare. Il costo di smaltimento sarà infatti coperto dalla fiscalità generale, attraverso una componente della tassa sui rifiuti.
Il ddl pervede inoltre la regolamentazione delle campagne di pulizia marina e il sostegno a specifiche campagne di sensibilizzazione.
"L'approvazione del ddl è senz'altro un passo positivo per una migliore gestione del problema del marine litter" commenta Alessandro Murana, presidente del FLAG Pescando "che necessita della collaborazione di tutti gli attori della categoria ittica. Continueremo dunque a seguire da vicino l'iter di questa legge."
"Il FLAG Pescando è direttamente impegnato nella lotta ai rifiuti marini attraverso l'azione "Pulendo", prevista nella nostra Strategia di Sviluppo Locale." ricorda Mauro Tuzzolino, direttore del FLAG. "L'azione ha l'obiettivo di elaborare un piano d'azione per il contrasto all'inquinamento in mare e nelle lagune che sia condiviso da tutti gli attori, pubblici e privati, che hanno a cuore la sostenibilità delle nostre risorse."