Il FLAG Pescando Sardegna Centro Occidentale prosegue la campagna per la riduzione dei rifiuti nell’ambiente marino e costiero prevista dalla Misura “Pulendo” del proprio Piano d’Azione.
Il marine litter è un fenomeno tristemente noto, che arreca ingenti danni non solo all’ambiente, ma anche al comparto della pesca, come dimostra il fatto che spesso, ammagliata tra le reti e le altre attrezzature da lavoro, i pescatori trovano una grande quantità di rifiuti, soprattutto di materiale plastico, che poi deve essere smaltita, con conseguenti oneri economici. Per questo motivo, nei mesi scorsi il FLAG Pescando ha dato avvio a un’attività mirata di animazione locale per promuovere la partecipazione degli operatori della pesca, delle associazioni di categoria, delle Amministrazioni comunali e degli altri soggetti competenti in campo ambientale, attraverso una serie di incontri, organizzati in partenariato con ALEA Società Cooperativa, volti all’analisi e alla discussione del tema, per arrivare alla definizione e alla condivisione di piani d’azione e di monitoraggio dei rifiuti nelle coste del nostro territorio, da realizzare con la collaborazione degli stessi pescatori.
Dopo il primo incontro con i portatori di interesse, nel corso del quale è stato introdotto il tema del marine litter e del suo impatto sull’ambiente e sul mondo della pesca, oggi si è tenuto un nuovo focus group presso la sede del FLAG Pescando, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni comunali, della Capitaneria di Porto e di altri soggetti competenti in campo ambientale.
“Il nostro obiettivo, coerentemente con la direttiva europea Marine Strategy, è quello di definire un piano d’azione condiviso dalle istituzioni e dagli operatori della pesca, con obiettivi specifici e azioni prioritarie da implementare per contrastare il marine litter e la presenza pervasiva di micro e macro plastiche”, afferma il Direttore del FLAG Pescando, Mauro Tuzzolino.
Nelle prossime settimane si svolgeranno altri incontri con gli attori coinvolti, finalizzati alla stesura del piano d’azione per la gestione dei rifiuti.
La campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti nell’ambiente marino e costiero coinvolgerà anche i cittadini, le scuole, il mondo dell’associazionismo ambientale e del volontariato, con lo scopo di migliorare il livello di informazione e di responsabilizzazione dei cittadini e degli attori sociali: il marine litter costituisce un problema complesso che esige un nuovo approccio culturale nei confronti della gestione dei rifiuti e, più concretamente, comportamenti più virtuosi da parte delle comunità locali.